giovedì 20 ottobre 2011

IL COSO

Non più di un paio di mesi fa, ho scritto un articolo spiegando perché non ero su Facebook nonostante l'andazzo del resto del mondo. I motivi della mia diffidenza rimangono e anzi, se possibile, si sono inaciditi. Tuttavia, tali e tante sono state le pressioni che mi vedo costretto a trovare un compromesso con la realtà.

Così, grazie alla webmaster della Bonelli, Francesca (che ringrazio per la santa pazienza), è stato messo in rete un coso, che non so come si possa definire in maniera propria, del quale, volendo, si può dire "mi piace". Questo coso mi permetterà di diffondere nella megalopoli di Facebook le notizie che mi riguardano, dato che ho scoperto con sbigottito stupore che se scrivo "è uscito un mio libro" su questo blog, in un giorno leggono il messaggio in seicento o settecento persone, se mio figlio scrive "la mia prof è una bastarda" sulla sua bacheca, in un giorno lo leggono in diecimila.

Non so bene quali conseguenze avrà questa iniziativa sul mio equilibrio psichico (di certo sono molto preoccupato) e non ho idea di come funzioni la faccenda con i "mi piace", i commenti, le foto e le inserzioni (chi ha cercato di spiegarmelo si è arreso dopo pochi minuti). Ho già avuto una crisi di nervi vedendo scivolare verso il fondo un video che avevo messo e che vorrei invece tenere in evidenza fino alla fine di Lucca: ma ci sono abituato, lo so che io e la tecnologia parliamo due linguaggi diversi. Peraltro, mio figlio mi ha suggerito di smettere di dirlo se no faccio la figura del vecchio rincoglionito. E quindi, millantando di saper far funzionare smartphone e navigatori satellitari (cosa che purtroppo non è vera, dato che ho gettato via entrambi gli oggetti dopo aver verificato che non ero in grado di farmi obbedire né con le buone né con le cattive), eccomi a segnalarvi il mio coso su Facebook, qualunque cosa sia:

http://www.facebook.com/pages/Moreno-Zagor-Burattini/170283783059315

Il fatto divertente è che poco dopo aver aperto il coso, mi ha scritto preoccupato il mio amico Giorgio Giusfredi, dello staff di Lucca Comics: "Ti hanno plagiato, mi informo se c'è maniera di sgominare costui!". Cioè, Giorgio non ha pensato neanche per un momento, conoscendomi, che il coso potessi averlo aperto io: ha immaginato che qualcuno si fosse impossessato della mia identità e l'avesse clonata. Ho cercato di fargli arrivare un messaggio in cui gli spiegavo che no, era davvero opera mia, ma non mi ha ancora risposto. Perciò, se il coso dovesse sparire da Internet è probabile che sia Giorgio che mi ha sgominato.

In ogni caso, il video divertentissimo che ho linkato ma che è scomparso in basso sotto il bordo inferiore della finestra lo rimetto qui, così almeno potete vederlo.