martedì 30 ottobre 2012

MOVIDA PAULISTA



Giovedì 18 ottobre 2012 sono partito per  il Brasile, dove sono rimasto fino al 29 ottobre in compagnia di Fabio Civitelli e Roberto Diso, terzo dopo cotanto senno. Siamo stati  invitati Oltreoceano per partecipare a due diverse kermesse fumettistiche, una a San Paolo, una fra le città più grandi e più popolose del mondo, e una a Curitiba, capitale dello stato del Paranà.
Dopo una prima tornata di foto, raccolte nei post precedenti, in cui ho mostrato la partenza, il viaggio e l'arrivo a San Paolo, ma soprattutto la visita alla sede della Mythos , che stampa Zagor e Tex in Brasile (oltre che molte altre cose), ho fatto il resoconto del Fest Comix. Adesso tocca a una serie di foto scattate in giro per la città, la più popolosa del Brasile e una delle più grandi del mondo (venti milioni di abitanti). 




In Brasile, il 23 settembre è iniziata la primavera e dunque i brasiliani stanno già andando verso l'estate. Eccomi con Fabio Civitelli pronto a scendere in piscina, dato che fuori ci sono trenta gradi!


I sirenetti in piscina, a San Paolo, il 21 ottobre 2012. Da sinistra: Helcio De Carvalho, uno dei due titolari della Mythos Editora che pubblica Tex e Zagor in Brasile, io, Fabio Civitelli, Roberto Diso e Julio Schneider, il mio traduttore brasiliano.



Fare il bagno il 21 ottobre alle 9 di sera, è un'esperienza! Ovviamente il 21 ottobre è la piena primavera australe e le 21 italiane corrispondono alle 16 in Brasile.





Roberto Diso e Julio Schneider, 132 anni in due, giocano ai cow-boys.






Al lavoro anche in Brasile: qui chiedo consiglio a Fabio Civitelli su una scena che devo scrivere.


Cena di lavoro in Brasile, 
con le solite facce tristi  e le persone grigie che si vedono in questi casi.



Brodo di fagioli da servirsi nei boccali e aromatizzare a piacere con le spezie in alto, e poi berlo.











La fejioada, uno dei piatti tipici brasiliani: strepitosa. Ci si serve nel piatto il riso in bianco della pentola con il coperchio, poi ci si mette sopra il contenuto di una delle pignatte, dove i fagioli neri sono mescolati con vari tipi di carne.




Non sono mozzarelline, ma uova di quaglia.



Dolce San Paolo...




Il caffé brasiliano è squisito e leggero: se ne possono bere tazze su tazze senza sentire il bruciore tipico di quello nostro, di solito troppo forte.


Fabio Civitelli e Julio Schneider davanti a un ristorante.


Amici brasiliani e italiani insieme: si riconosce Sergio Pignatone, della Little Nemo di Torino. A San Paolo veniva infatti presentato il libro "Il mio Tex", di Fabio Civitelli con testi miei, edito in Italia proprio da Sergio.



Mentre faccio fatica a bere più di un boccale di birra, in Italia, dove se ne bevono di troppo gasate e troppo alcooliche, in Brasile la birra è fresca, deliziosa e leggera e si possono svuotare tre, quattro, cinque bicchieri senza risentirne troppo.


Momenti conviviali, sempre festosi. Dietro Fabio Civitelli si riconosce Dorival Vito Lopes, un altro dei due titolari della Mythos Editora.


Il super esperto Moreno Burattini spiega, da par suo, come funziona l'Ipad al neofita e inesperto Roberto Diso.


Uno scorcio di San Paolo, città di grattacieli e di favelas.



Questa è la fila della gente che sta per entrare al Fest Comix.


Scorcio tipico brasiliano. E' la zona del "bunda".
(Questa la capiscono solo quelli del Brasile).


Nella bandiera brasiliana, il globo è diviso in due semicerchi con le 26 stelle dei 26 stati che compongono il Brasile in basso, e una stella unitaria in alto.


Avenida Paulista, il cuore economico del Brasile, nazione in grande sviluppo.


Io in Avenida Paulista.


Fabio Civitelli con me in Avenida Paulista.
Notate le rispettive magliette.


San Paolo è costruita su centinaia di colli ed è tutta un saliscendi, molto pittoresco. Qui si vede la discesa da cui salgono le macchine ferme al semaforo.


Questa foto non è mia, ma è così che ho visto l'enorme, impressionante metropoli dall'aereo.


Altra foto trovata in rete, ma corrisponde a ciò che ho visto: grattacieli e favelas.


Un ristorante italiano a San Paolo: tutto ottimo a partire dal vino, che però ci fa vedere doppie alcuni consonanti. Pare essere un problema irrisolvibile, quello delle doppie: i brasiliani, nello scrivere i nomi italiani, non ne azzeccano una. Guardate il cartello qui sotto, anche.



E adesso, via! ...Si parte per Curitiba, capitale dello stato del Paranà, Brasile meridionale.


In valigia, però, un souvenir di San Paolo: una confezione di caffé da moka.